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James Cagney
(Yonkers, 17 luglio 1899 – Standfordville, 30 marzo 1986)
Attore

Principali riconoscimenti come attore non prot.:
1974 American Film Institute: premio alla carriera
1939 Oscar: nomination per Amami o lasciami
1943 Oscar: premio per Ribalta di gloria
1939 Oscar: nomination per Gli angeli con la faccia sporca

Filmografia essenziale:
1981 Ragtime di M. Forman
1961 Uno, due, tre! di B. Wilder
1949 La furia umana di R. Walsh
1942 Ribalta di gloria di M. Curtiz,
1938 Gli angeli con la faccia sporca di M. Curtiz
1931 Nemico pubblico di W. Wellman
James Cagney

Non ne posso più di maneggiare la pistola e di strapazzare le donne”. Quando James Cagney, ovvero James Francis Cagney (New York, 1899-1986) parlava così, cercava di uscire dal cliché del gangster senza scrupoli che gli aveva messo addosso tuta una serie di film girati negli anni ’30. Dovette ricredersi, perché nella sua lunga carriera, in cui interpretò più di ottanta film nei ruoli più diversi, il suo momento d’oro furono proprio gli anni ’30 del proibizionismo e della grande crisi. Quelli che lo avevano visto nel ruolo del gangster sarcastico capace di sparare a bruciapelo alla testa di un ostaggio o di spiaccicare mezzo pompelmo sulla faccia di un’amante che lo infastidisce. E in verità, sullo schermo James Cagney, detto Jimmy, era poco galante con le donne: le afferrava per i capelli, le prendeva perfino a calci. “È un giovane lupo in forma umana, con la crudeltà la grazia e l’innocenza di un animale, incapace di sentimenti, ma anche di ipocrisia” scrisse il New York Times all’uscita del suo film Nemico Pubblico (1931) di William Wellman, nel quale l’attore interpreta un teppista di quartiere che arriva ai vertici della mala con il traffico degli alcolici. Il pubblico fu subito conquistato dalla sua recitazione scattante, da quel parlare a raffica nel gergo dei marciapiedi di Brooklyn, dove fra l’altro Cagney era nato e cresciuto. Quando lo si vide nel film di Michael Curtiz Gli angeli con la faccia sporca (1938), implicato nel delitto fino al collo, la gente cominciò a pensare che si trattasse di un gangster vero riciclatosi come attore; il suo cammino verso la sedia elettrica era talmente realistico da far rizzare i capelli. Rafforzò la sua figura di interprete di gangster e malavitosi con molti dei suoi film successivi, come I ruggenti anni Venti (1939) di Raoul Walsh, dove Cagney era un contrabbandiere che uccide un viscido avvocato interpretato da Humphrey Bogart, o La furia umana (1949) ancora di Walsh, dove interpretava un gangster invecchiato, psicopatico e incestuoso, che vuole arrivare “in cima al mondo” ma finisce suicida. Non abbandonò mai del tutto i suoi gangster e li rese diversi uno dall’altro. In molti tentarono di imitarlo, ma nessuno aveva la stessa straordinaria vitalità e l’energia che Cagney riusciva ad emanare dallo schermo. Ci furono però altri attori di un certo calibro che s’imposero più o meno in contemporanea con lui in ruoli di gangster: Edward G. Robinson in Piccolo Cesare (1930) e Paul Muni in Scarface (1932). Ma dovranno passare degli anni prima che qualcuno sia paragonato direttamente a Cagney. Mickey Rooney, ovvero Baby Face Nelson in Faccia d’angelo (1957) per la sua recitazione rabbiosa e concitata fu definito “il cugino di campagna di Nemico pubblico”. Ironia della sorte, James Cagney, divenuto emblema del malavitoso con quella fabbrica di gangester movie che fu la Warner anni ’30, vinse l’unico Oscar della sua carriera nel 1942 interpretando un ballerino in un musical, Ribalta di gloria.
Marinella Faedda

Tra le fonti: Eroi Duri e Avventurieri - Il cinema d'azione - Gli speciali di CIAK

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