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Johnny Depp (John Christopher Depp II)
Naro a Owensboro il 9 giugno 1963
Attore, regista, chitarrista

Filmografia essenziale:
2009 Nemico pubblico
2007 Sweeney Todd
2003 Pirati dei Caraibi
2000 Chocolat
1999 Il mistero di Sleepy Hollow
1998 Paura e delirio a Las Vegas
1997 Donnie Brasco
1995 Dead Man
1992 Il valzer del pesce freccia
1990 Edward mani di forbice

Articolo:
-1° parte
-2° parte
-3° parte
Johnny Depp (terza parte)
Nell’estate del 2006, approda nelle sale americane l’attesissimo “Pirati dei Caraibi: q”, sequel de “La maledizione della prima luna”. Il successo della pellicola si rivela ancor più sorprendente rispetto all’originale, seppur venga considerata da gran parte della critica e del pubblico qualitativamente inferiore, il che non impedisce tuttavia al buon Depp di aggiudicarsi la settima nomination ai Golden Globe.

Il terzo capitolo della fortunata saga giunge sugli schermi internazionali neanche un anno dopo, e si intitola “Pirati dei Caraibi: Ai confini del mondo”. Criticato ampiamente per via dell’eccessiva lunghezza e verbosità, il film riesce comunque ad ottenere incassi più che soddisfacenti, che fanno non poca concorrenza al fenomeno di “Spider-Man 3”, uscito quasi nel medesimo periodo e, ad oggi, uno dei maggiori successi commerciali di sempre. Cameo di pura eccezione per Keith Richards, che interpreta niente meno che il padre del personaggio di Johnny Depp.

Nel 2008 interpreta l’algido ed androgino protagonista del sanguinolento musical “Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street”, che rappresenta la sesta collaborazione con il regista Tim Burton. Numerosi sono i consensi da parte di pubblico e critica a favore della sua performance, che gli consente non solo di interpretare, per l’ennesima volta, un ruolo controverso e fuori dagli ordinari schemi, ma anche di sfoggiare le sue notevoli doti canore disegnando un personaggio praticamente perfetto in ogni sua minima sfumatura. Con “Sweeney Todd”, arriva finalmente per lui il tanto agognato Golden Globe come miglior attore in una commedia o musical, dopo averlo sfiorato, prima di questa, per ben sette volte. La sua straordinaria interpretazione gli vale inoltre la terza nomination all’Oscar, che però, sfortunatamente, non si materializzerà in una vittoria.


È però con “Nemico pubblico – Public Enemies” che Depp torna seriamente a fare ciò che gli riesce meglio, interpretando il ruolo del criminale John Dillinger, personaggio realmente esistito e ricordato oggi tra i più scaltri e carismatici fuori legge della storia degli Stati Uniti d’America.
Sotto la magistrale e rigorosa direzione di Michael Mann, Johnny regala qui una delle sue più incredibili interpretazioni cinematografiche, sebbene il film, così come la sua performance, nonostante una buona accoglienza presso pubblico e addetti ai lavori, venga snobbato sia dalla commissione dei Golden Globe che da quelli degli Academy Awards, non ricevendo nessuna candidatura nemmeno per quanto riguarda gli aspetti puramente tecnici.

L’ultima pellicola che ha visto all’opera Johnny Depp è “Alice in Wonderland”, uscita in contemporanea mondiale nel marzo 2010, con la quale ha dato vita alla settima e sicuramente non ultima collaborazione con Burton.
Nella distorta e personalissima rivisitazione ad opera del regista californiano del celebre romanzo di Lewis Carroll, Depp fornisce la sua grottesca caratterizzazione del personaggio del Cappellaio matto, divenendo il vero protagonista della pellicola e surclassando addirittura la figura della giovane Alice, qui interpretata dalla 21enne attrice australiana Mia Wasikowska, che nel capolavoro Disneyano del 1951 era rappresentata come la figura principale dell’intera storia.
Realizzato con la tecnica del motion capture e concepito per una visione in formato 3D, il film riscontra un buon successo al botteghino ma i pareri del pubblico e della critica si dimostrano discordanti e ben pochi sono i giudizi entusiastici.
Molti ne criticano l’eccessiva ridondanza dei contenuti e l’utilizzo del 3D è visto come una sorta di espediente per compensare le lacune presenti nella sceneggiatura. Inoltre, non è stata interamente condivisa la scelta di Tim Burton di realizzare il suo film con la casa di produzione Walt Disney Pictures, nella quale il regista aveva lavorato per qualche anno come disegnatore agli inizi di carriera, per poi allontanarsene in quanto la sua concezione di creatività riportata nei suoi lavori venne considerata troppo cupa, oscura ed incompatibile con i format sino ad allora utilizzati dagli Studios californiani.


Tra i suoi prossimi progetti cinematografici annoveriamo il thriller “The Tourist”, remake statunitense diretto dal regista tedesco Florian Henckel Von Donnersmarck, premio Oscar nel 2007 per “Le vite degli altri”, del film francese del 2005 “Anthony Zimmer”. Girato in parte a Venezia e uscito nel 2011, il film lo ha visto recitare al fianco di Angelina Jolie.

Un'altra pellicola di cui è stato protagonista è “The Rum Diary” di Bruce Robinson, le cui riprese si sono svolte a Portorico e nelle isole dei Caraibi durante il 2009.

E, a proposito di Caraibi, Depp è tornato per la quarta volta a vestire i panni di Capitan Jack Sparrow, un personaggio da cui, per sua stessa ammissione, non riesce più a liberarsi, nel nuovo capitolo della saga dedicata ai pirati più famosi della celluloide. Alla regia Rob Marshall ha sostituito Gore Verbinski e il cast, orfano di Orlando Bloom e Keira Knightley, si è arricchito con una succulenta new entry che si chiama Penélope Cruz.


Quella di Johnny Depp è una carriera che potrebbe tranquillamente fare invidia ad un qualsiasi mostro sacro della Settima Arte a cui è stato paragonato durante il suo percorso, perché quando si parla di lui, l’immagine che traspare non è soltanto quella del formidabile attore quale è e dell’immenso talento che lo ha sempre contraddistinto ed elevato sopra i suoi colleghi. Depp non è solo questo ma è anche, e soprattutto, qualcosa di molto più complesso e profondo. I suoi ruoli lo hanno sempre rappresentato per quello che è anche nella vita reale, e l’enorme successo che ne è scaturito è stato solamente frutto di coincidenze. Non lo ha mai cercato né inseguito, ma un bel giorno gli è semplicemente arrivato addosso senza che neanche se ne accorgesse. Lui ha sempre fatto il suo mestiere con dignità ed onestà, interpretando personaggi in cui credeva veramente e nei quali riusciva a percepire analogie con il suo essere. Non è un caso, infatti, che in ogni intervista e dichiarazione da lui rilasciata traspaia quel suo tanto chiacchierato Amore/Odio verso la terra di Hollywood, dove ovviamente è considerato una superstar di livello mondiale, ma che ne ha, soprattutto agli inizi di carriera, sempre e costantemente evidenziato i difetti con ogni mezzo possibile.

Quello che forse molta gente e moltissimi suoi fan trascurano è il fatto che, dietro l’immagine di grande attore, Depp ne possieda un’altra ben più importante che, soprattutto negli ultimi anni, è stata giustamente riconosciuta, ovvero quella di una grande persona, che si è costruita una solida famiglia e che ha vinto la propria battaglia contro alcool e droghe, cosa che non sono stati in grado di fare molti altri attori tutt’oggi letteralmente sovrastati dai propri eccessi.
Al glamour hollywoodiano, Johnny ha preferito la tranquilla campagna del sud della Francia, dove si è stabilito insieme alla sua Vanessa Paradis e ai figlioletti e dove, a quanto dice, riesce ad avere più tregua e meno pressioni da parte dei media e dei fan.
Per Johnny, il futuro non può che preannunciarsi roseo e ancora pieno di successi come lo è stato soprattutto nell’ultimo decennio, e si spera per lui che i prossimi ruoli dove lo vedremo impegnato gli possano regalare la tanto sognata statuetta che gli consentirebbe una volta per tutte di entrare nella cerchia dei più potenti re del cinema hollywoodiano.
Francesco Manca

Dello stesso anno è anche “Il futuro non è scritto: Joe Strummer”, importante documentario ad opera di Julien Temple dedicato al front-man dei Clash, Joe Strummer, scomparso nel 2002. Insieme a Depp, prestano il loro significativo contributo anche altri noti artisti cinematografici e musicali quali Matt Dillon, Steve Buscemi, Martin Scorsese, John Cusack, Jim Jarmusch, Bono degli U2 ed Anthony Kiedis e Flea dei Red Hot Chili Peppers.

Un altro documentario dello stesso stampo arriva nel 2009, ed è improntato sulla rock-blues band The Doors, considerata uno dei cardini portanti dell’epoca d’oro della musica rock. Il titolo, “When You’re Strange”, è un chiaro riferimento all’omonima canzone della band incisa nel 1967 e contenuta nell’album “Strange Days”. In questo caso, Depp funge esclusivamente da voce narrante.

Nello stesso anno, torna anche a recitare in due pellicole di grande importanza; Terry Gilliam lo dirige nella sua immaginifica epopea dal titolo “Parnassus – L’uomo che voleva ingannare il diavolo”, dove interpreta un ruolo di contorno insieme a Jude Law e Colin Farrell, insieme ai quali ha sostituito il vero protagonista Heath Ledger, deceduto prematuramente durante le riprese.

Francesco Manca
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