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SITGES 2012
45° Edizione
Sitges - Festival internazionale del cinema fantastico della Catalogna (Spagna, dal 1968) è uno dei più importanti festival europei dedicati al cinema fantastico.


Sito ufficiale
Sitges Festival


Altre risorse
Sitges 2011 (parte 1)
Sitges 2011 (parte 2)
Sitges 2012 (1° parte)

Sono più di trenta i film che sono riuscito a vedere nei pochi giorni che ho trascorso al Festival di Sitges che si è svolto dal 4 al 14 ottobre 2012. Ecco le brevissime recensioni di alcuni di quelli della Sezione Ufficiale.

La locandina
Una scena del film
Oriol Paulo

EL CUERPO di Oriol Paulo
Spagna, 2012

Questo il film scelto dall'organizzazione per aprire la kermesse. Ovviamente spagnola, la pellicola si può considerare l'opera prima come regista (prima lavori televisivi e cortometraggi) Oriol Paulo, già sceneggiatore di un film proiettato a Sitges nelle passate edizioni ovvero Con gli occhi dell'assassino.
Una notte muore in circostanze non chiare la guardia notturna di un istituto di medicina legale. Durante le indagini emerge che nella stessa notte è stato trafugato il cadavere di una donna morta da poco. La polizia interroga il vedovo il quale sembra comportarsi in maniera sospetta.
Thriller psicologico dove niente è come sembra e gli elementi si incastrano sempre cercando di sorprendere lo spettatore con rivelazioni inaspettate. Seppur un po' lento in alcune parti, è un giallo per costruito e sicuramente un'ottima prova come esordio cinematografico. Non male il quartetto dei progonisti, quattro attori spagnoli da noi sconosciuti ma convincenti: José Coronado nella parte del poliziotto, Hugo Silva (Gli amanti passeggeri, Reinas - Il matrimonio che mancava) in quella del protagonista, Belén Rueda (Con gli occhi dell'assassino, The Orphanage) la moglie morta, Aura Garrido attrice televisiva nella parte della giovane amante.

La locandina
Una scena del film
Brandon Cronenberg

ANTIVIRAL di Brandon Cronenberg
Canada, 2012

Figlio del ben più noto regista David Cronenberg, Brandon Cronenberg sembra aver deciso di seguire in pieno le orme paterne. Questa sua opera prima è infatti quanto di più malato e disturbante si possa immaginare.
Siamo in un futuro distopico dove la gente è più che mai ossessionata dai VIP. I fan sono così morbosamente attirati dalle star da pagare per essere infettati con i virus di cui i personaggi famosi sono affetti: dall'herpes a malattie più gravi. Il protagonista lavora proprio in questo ambiente, sintetizzando prodotti anche per il mercato nero (c'è chi mangia carne con il dna dei vip!). Si troverà conteso tra criminali e collezionisti.
Film strano, glaciale, con tempi dilatati e situazioni estreme. Non un film facile ma sicuramente non è uno di quei film che si dimenticano dopo un'ora. Forse anche merito del protaognista, un efebico Caleb Landry Jones, già visto in Italia in X-Men - L'inizio e L'ultimo esorcismo. Oggetto motore del film la bella attrice canadese Sarah Gadon che, curiosamente, ha lavorato nel giro di pochi mesi per entrambi i Cronenberg (per Brendon ovviamente in Antiviral, per David in Cosmopolis e A Dangerous Method).

La locandina
Una scena del film
Peter Strickland

BERBERIAN SOUND STUDIO di Peter Strickland
Regno Unito, 2012

Siamo in Italia negli anni '70 e al Berberian Sound Studio vengono affettuati doppiaggio e missaggio di molti film di genere. Il protagonista è Gilderoy, un timido tecnico del suono per la prima volta alle prese, lontano dalla sua Inghilterra, con un film horror, lui che ha sempre lavorato su documentari.
Gilderoy è interpretato da uno dei più interessanti attori inglesi emersi negli ultimi anni (ma è sugli schermi da più di vent'anni), ovvero Toby Jones, lanciato dall'interpretazione di Truman Capote in Infamous - Una pessima reputazione e poi visto in numerosi film: Amazing Grace, Il velo dipinto, Ember - Il mistero della città di luce, Frost/Nixon - Il duello, W., Il rito, La talpa, Marilyn... Il film racconta delle sue insicurezze, dei suoi incubi, dei suoi fantasmi. Ma in realtà non è questo il motivo di interesse della pellicola. L'aspetto più interessante è il contorno: il lato del cinema meno conosciuto, quello dei suoni, dei rumoristi, dei doppiatori. Chi è affascinato dai film horror italiani '70, dai vari Freda, Bava, Avati, Margheriti, fino ai Crispino, Ferroni, Lado, non può perdersi proprio questo film, immaginando che anche questi registi avranno avuto il loro da fare per trovare una attrice brava a urlare (cosa serebbe un film horror senza una brava urlatrice), a trovare il giusto suono per un arto tranciato o un cervello spappolato! È bello ogni tanto rendersi conto, oggi tra effetti speciali, montaggi digitali e banche dati di rumori, di quanta artigianalità ed inventiva era fatto il cinema di quarant'anni fa.

La locandina
Una scena del film
Yoon Jong-bin

NAMELESS GANGSTER di Yoon Jong-bin
Corea del Sud, 2012

Un poliziotto corrotto prova a vendere ad un gangster una partita di droga sequestrata durante una perquisizione. Nascerà una strana amicizia tra i due e il poliziotto diventerà una sorta di boss della mala.
Un gangster movie all'america adattato al contesto coreano degli anni '80 e '90, dove la polizia e la criminalità si scontrano spietatamente senza esclusione di colpi nella città di Busan. Intrighi, poliziotti infiltrati, politici corrotti, poliziotti violenti, mafiosi gigioni... più di due ore per un film molto interessante e differente dalla maggior parte di polizieschi coreani (e asiatici). Protagonisti del film gli attori Min-sik Choi (Oldboy, Lady Vendetta, Failan) e Jung-woo Ha (Time, The Chaser).

La locandina
Una scena del film
Jennifer Lynch

CHAINED di Jennifer Lynch
Stati Uniti, 2012

Un serial killer ha consolidato negli anni il suo metodo: fingendosi taxista fa salire le sue vittime in auto, le seda e in casa sua, in piena campagna, le sevizia e le uccide. Questo va avanti per anni quando un giorno decide di tenere il figlio di una sua vittima come schiavo. Il bambino crescerà, vivendo per servire l'assassino, sempre legato con una catana intorno al piede. Si creerà tra i due un morboso legame.
Il nuovo film di Jennifer Lynch, figlia d'arte del noto regista David Lynch, è un film claustrofobico, girato qusi tutto in un'unica location. Al centro della vicenda i rapporti di amore e odio tra il ragazzo Rabbit, interpretato da Eamon Farren (Red God), e il suo carceriere, interpretato con forza dall'ottimo Vincent D'Onofrio (Full Metal Jacket). Nel cast anche Julia Ormond (Marilyn, Il primo cavaliere).

La locandina
Una scena del film
Soi Cheang

MOTORWAY di Soi Cheang
Hong Kong, 2012

Sarebbe senz'altro riduttivo, ma non così lontano dalla realtà, paragonare questo Motorway alla saga americana Fast & Furious. L'incipit infatti è simile (ma il risultato di gran lunga migliore): come arrestare i piloti di corse clandestine? L'unico modo per la polizia è di avere auto altrettanto veloci e, soprattutto, piloti altrettanto abili. Ma non sarà facile per il protogonista, un poliziotto alla prima missione, arrestare il più celebre tra i criminali su quattro ruote della città.
Un film girato benissimo, con inseguimenti d'auto davvero mozzafiato. Alcune tecniche di guida sono quasi al limite della fisica, come quella, difficilissima, che il protagonista dovrà imparare per destreggiarsi al meglio tra vicoli e vicoletti. Nel cast, nel ruolo del mentore del protagonista, il grande attore hongkonghese Anthony Wong Chau-sang, interprete di centinaia di film quali la saga Infernal Affairs e il film di Johnnie To Exiled.

La locandina
Una scena del film
David Cronenberg

COSMOPOLIS di David Cronenberg
Canada, Francia, 2012

Eric Packer è un giovane multimilionario che un giorno decide di andare a tagliarsi i capelli dal suo barbiere di fiducia dall'altro lato di Manhattan. Le sue guardie del corpo glielo sconsigliano: un killer è sulle sue tracce e tutta New York è bloccata per la visita del presidente. Eric però non rinuncia e, bloccato nel traffico, organizzerà la sua giornata e i suoi incontri personali e di lavoro a bordo della sua limousine.
Molti, molti dialoghi, tempi lunghissimi (nessuno, vedendolo, direbbe che la pellicola duri solo 105').,, un film molto difficile, poco ruffiano, senza dubbio affascinante. La scena di lui e la sua amica che parlano tranquilli di filosofia economica nel mezzo di una vera e propria sommossa vale da sola il prezzo del biglietto. Regia di David Cronenberg, cast composto da Robert Pattinson (Twilight), Sarah Gadon (A Dangerous Method), Paul Giamatti (The Illusionist), Kevin Durand (Robin Hood), Abdul Ayoola (Immortals) e Juliette Binoche (Il paziente inglese).

La locandina
Una scena del film
Doug Aarniokoski

THE DAY di Doug Aarniokoski
Stati Uniti, 2011

Fururo post-apocalittico. Si cerca di sopravvivere come si riesce: spesso riunendosi in gruppi e dandosi delle proprie regole. Ed è così che i protagonisti si troverano a dover battarsi per la sopravvivenza contro una "tribù" cannibale.
Tanta violenza e adrenalina per questo divertente action diretto da Doug Aarniokoski, regista della serie televisiva Criminal Minds e collaboratore del regista Robert Rodriguez. Molto buona e "cattiva" la prova del cast, composto tra gli altri da Shawn Ashmore (l'Iceman della saga X-Men), Brianna Barnes, Shannyn Sossamon, Ashley Bell (L'ultimo esorcismo), Michael Eklund (The Divide), Cory Hardrict e soprattutto Dominic Monaghan (Merry de Il Signore degli Anelli e Charlie di Lost).

La locandina
Una scena del film
Kim Ji-woon, Yim Pil-sung

DOOMSDAY BOOK di Kim Ji-woon, Yim Pil-sung
Corea del Sud, 2012

Film di fantascienza a episodi: tre storie per raccontare in tre modi diversi la fine del mondo. Nel capitolo A Brave New World per una volta vediamo come si genera una Apocalisse zombie. In The Heavenly Creature cercheremo di capire l'umanità dei robots. In Happy Birthday scopriremo il pericolo di certi siti internet.
Davvero curioso, divertente ed originale questo film coreano diretto a quattro mani da Pil-Sung Yim e Ji-woon Kim, il primo sconosciuto in Italia mentre il secondo noto anche da noi grazie a film come The Last Stand - L'ultima sfida con Arnold Schwarzenegger, Il Buono il Matto il Cattivo e Two Sisters.

La locandina
Una scena del film
Juan Carlos Medina

INSENSIBLES di Juan Carlos Medina
Spagna, Francia, Portogallo, 2012

Il film si apre nel 1931 in un villaggio tra la Spagna e la Francia dove nascono diversi bambini che non provano dolore fisico. Rappresentando un pericolo per sé e per gli altri vengono rinchiusi in un ospedale psichiatrico. Da lì si passa ai giorni nostri e pian piano verrà dipanata una matassa che collega il protagonista, David, e quel villaggio nei Pirenei.
Film drammatico con tinte horror ambientato in parte durante la guerra civile spagnola. Opere prima del regista Juan Carlos Medina, Insensibles (il titolo originale) è un film interessante soprattutto nella parte con i bambini che giocano con il proprio corpo e dei tentativi per educarli al dolore. Nel cast spicca la prova dell'attore islandese Tomas Lemarquis: non è facile togliersi dalla mente il suo Berkano.


Marco Frassinelli

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