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VOCI - Festival Nazionale del Doppiaggio
XIII edizione: 21 - 26 settembre 2009

Sito ufficiale
www.vociombra.com


Altre risorse:
Speciale Voci 2009
Eric Alexander
Francesca Senette
Michele Kalamera
Si è conclusa da poco la 13° edizione del Festival Nazionale del Doppiaggio Cinematografico e Televisivo “Voci”. Nato come “Voci nell’Ombra” nel 1996 a Finale Ligure, dove si sono svolte le prime 10 edizioni, il Festival si era trasferito nel 2007 a Sanremo (diventando “Voci a Sanremo”) per poi cambiare nuovamente sede e nome quest’anno stabilendosi a Imperia.

Con la direzione organizzativa di Bruno Paolo Astori e la direzione artistica del celebre critico e giornalista genovese Claudio G. Fava, il Festival negli anni è diventato la più importante manifestazione europea dedicata a questo tipo di arte di cui, ricordiamo, gli italiani sono considerati i migliori del mondo.

Gli appuntamenti di questa prima edizione imperiese del Festival sono stati diversi e si sono svolti in varie locations. Al Cinema Centrale sono stati proiettati, in collaborazione con Cineforum Imperia, alcuni film e telefilm tra cui “Gran Torino” e “The Millionaire”; nella Palazzina Liberty è stata allestita una mostra con video installazioni per omaggiare i due grandi doppiatori Oreste Lionello e Giuseppe Rinaldi; in collaborazione con il D.A.M.S. presso lo Spazio Calvino si sono tenuti due incontri: la presentazione del libro “Il buio oltre la siepe il libro, il film” scritto da Riccardo F. Esposito e un incontro con Gerardo Di Cola autore del libro “Le Voci del Tempo perduto”.

Il cuore della manifestazione resta però, come ogni anno, la serata conclusiva in cui vengono premiati i migliori doppiatori della passata stagione cinematografica e televisiva. A condurre la Serata al Teatro Cavour (tutto esaurito), quest’anno sono stati Francesca Senette e l’attore Eric Alexander, chiamato a sostituire all’ultimo momento Gabriele Calindri. Dopo i saluti dell’organizzatore Bruno Astori, la serata si è aperta con la proiezione di un video-omaggio al grandissimo doppiatore Oreste Lionello, ricordato dai più come voce di storica di Woody Allen ma che ha doppiato decine di attori, tra i quali Gene Wilder, Peter Sellers, Charlie Chaplin e Dick Van Dyke. A questa proiezione ne è seguita subito un’altra: il trailer del film “Doppio”. “Doppio”, presentato in anteprima l’anno scorso proprio a “Voci” ma ancora senza un distributore, è un film ambientato interamente in uno studio di doppiaggio ed è diretto e interpretato dal presentatore della serata, Eric Alexander, che è anche un doppiatore.

Terminata questa seconda proiezione si entrati nel vivo della serata con la consegna degli ambiti Anelli d’Oro (nel doppiaggio per anello si intende un pezzo di pellicola chiuso a forma di anello, in modo da poterlo proiettare a ripetizione) scelti da una giuria composta, tra gli altri, da Claudio G. Fava, Morando Morandini e Callisto Cosulich. Si è partiti dalla sezione Televisione e in particolare dalla Miglior Voce Non Protagonista: premio assegnato a Sergio Graziani per il doppiaggio di 'Zio Pete' McKee (Tom Aldredge) in “Damages”; purtroppo il doppiatore non era presente per ritirare il premio.

Il secondo premio della serata è dedicato alla Migliore Voce Femminile e se lo è aggiudicato Francesca Fiorentini per il doppiaggio di Ina Zimmermann (Melanie Marschke) in “Squadra Speciale Lipsia”. La Fiorentini, doppiatrice di attrici come Gwyneth Paltrow, Rosario Dawson e Eva Mendes, conquista il premio con il doppiaggio di una serie televisiva tedesca, il che da il là ad Alexander per la prima domanda della serata: «Hai doppiato serie inglesi, americane, tedesche… ma la lingua cambia qualcosa?» «Più che la lingua – risponde la Fiorentini – a cambiare è il modo di recitare. Le serie americane sono più veloci, ritmate e i dialoghi spesso si sovrappongono. Le serie tedesche invece sono più “tranquille”: uno parla, poi l’altro risponde e poi parla di nuovo il primo…».

Passiamo così al terzo premio della serata, Miglior Voce Maschile aggiudicato da Angelo Maggi per il doppiaggio di Leroy Jethro Gibbs (Mark Harmon) in “NCIS - Unità anticrimine”. Angelo Maggi è un doppiatore di grande esperienza e in carriera ha dato la voce ad attori come John Turturro, Bruce Willis, Tom Hanks e Robert Downey Jr. (grazie al quale ha ottenuto una nominations anche nella categoria cinematografica Miglior Voce Non Protagonista). Oltre al doppiaggio, Maggi è attore sia per il cinema (“Sapore di mare”, “L'amore non basta”) che per la televisione (“Paolo VI”, “Distretto di polizia”), che per il teatro dove ha lavorato per Vittorio Gassman e Giorgio Albertazzi. «Tra cinema, doppiaggio, televisione e teatro, ? spiega Maggi ? dovendo scegliere, sceglierei il doppiaggio. È la forma d’arte che preferisco, quella in cui più mi riconosco. Non ho mai lasciato né il cinema, né il teatro né la televisione ma il doppiaggio è quello che amo di più». Come dimostrazione pratica che i doppiatori prima di tutto sono attori, Maggi ha intrattenuto il pubblico recitando una bellissima poesia del poeta argentino Wilcock sull’importanza della parola.

L’ultimo premio per la sezione Televisione è stato il Miglior Doppiaggio in Generale, assegnato al Direttore del Doppiaggio Enzo Bruno per la serie “GSG 9 - Squadra d'assalto”. A ritirare il premio è venuto il figlio, anch’egli direttore di doppiaggio, al quale viene chiesto di spiegare cosa fa, in pratica, un direttore del doppiaggio. Da quello che abbiamo capito il direttore del doppiaggio è un po’ come il regista per un film: si occupa e supervisiona tutto il processo, dal casting (una curiosità: a volte i doppiatori vengono scelti anche per somiglianze fisiche!) all’interpretazione delle battute. Bruno ha voluto però sottolineare che il doppiaggio è un lavoro di squadra e quindi questo premio va diviso tra il padre e tutte le persone che hanno lavorato alla serie.

Conclusi i premi per la televisione, prima di passare al cinema, è stato proiettato il trailer dell’ultimo film targato Disney/Pixar: “Up”. Oltre al trailer sono stati presentati alcune video-interviste ai doppiatori del film, molto noti anche ai non addetti ai lavori, ovvero Giancarlo Giannini, Neri Marcorè e Arnoldo Foà. Al trailer è seguito un divertente spettacolo di cabaret dove si sono alternati in scena alcuni comici della compagnia Belo Horizonte, ovvero Andrea Di Marco (Zelig), Daniele Ronchetti (Colorado Cafè) e Francesco Damiano. Al termine della loro esibizione (molto divertente!) si passa ad un altro omaggio video, questa volta dedicato a “Sentieri”, la più lunga soap televisiva, nata addirittura negli anni ’30 (prima come sceneggiato radiofonico e poi televisivo), che a settembre si è conclusa in america dopo settantadue anni di messa in onda tra radio e televisione. Sul palco è salito l’adattatore dell’edizione italiana Giancarlo De Angelis che ha tranquillizzato le fan della serie con la notizia di avere un gap temporale rispetto all’America e quindi passeranno ancora circa quattro anni prima che la serie termini anche in Italia.

Dopo questi intermezzi si torna alla premiazione vera e propria con la consegna della targa Gualtiero De Angelis, ossia il premio alla carriera, al grande doppiatore Michele Kalamera, storica voce di Clint Eastwood e Steve Martin, introdotto da un video-omaggio di Gerardo Di Cola. Salito sul palco del Cavour Kalamera apre il suo discorso con un piccola polemica: aveva preparato un divertente video con un Clint Eastwood che omaggiava la città di Imperia ma gli organizzatori non hanno voluto proiettarlo! Detto questo si scusa per la tosse che ha in questo momento e racconta come mai nell’ultimo film di Eastwood, “Gran Torino”, abbia doppiato in maniera diversa dal solito. A quanto ci racconta Kalamera, Eastwood è stato operato alle corde vocale per un piccolo tumore e pare che sia rimasto afono, «Mi ricordo che Eastwood mi ha detto ? racconta Kalamera imitando l’attore americano ? che le sue corde vocali sono “come due fili di rocchetto di macchina da cucire Singer”. Così con il direttore del doppiaggio ? continua Kalamera ? abbiamo provato a eseguire la voce di Eastwood così com’era in originale». Sembra però che la voce afona non fosse abbastanza efficace in italiano e così hanno preferito modificarla leggermente rendendola più roca. Dopo questi aneddoti “tecnici”, Kalamera simpaticamente passa ad aneddoti personali raccontando anche una strana storia su una zingara-ciociara che tanti anni fa gli avrebbe predetto, forse, di vincere tre premi: dato che nel 2003 ha vinto a “Voci nell’ombra” e quest’anno di nuovo, Kalamera si augura quindi di tornare presto a “Voci” per ritirare un terzo premio come gli era stato predetto dalla zingara!

Si passa così alla sezione Cinema ed in particolare alla Miglior Voce Non Protagonista: vince e ritira il premio Antonella Giannini per il doppiaggio di Frances McDormand in “Burn After Reading”. L’attrice ringrazia per questo premio, soprattutto perché «mi identifico completamente con Frances McDormand ? dice ridendo ?. Proprio per questo vorrei dedicare il premio - continua la Giannini - alla persona che ha permesso questo premio, la persona che tanti anni fa mi ha proposto per questa attrice. Una persona che purtroppo non c’è più, una brava doppiatrice ma soprattutto una persona splendida. La ringrazio e le voglio bene: Maria Fiore».

Si passa così al premio Miglior Voce Femminile, vinto da Tiziana Avarista, doppiatrice di Anne Hathaway in “Rachel sta per sposarsi”. Un doppiaggio molto difficile perché in questo film la Hathaway parla molto e molto velocemente. «L’ho incontrata per caso l’anno scorso a Venezia dopo aver saputo che l’avrei doppiata. Era talmente bella e brava che mi sono spaventata della responsabilità. Ma poi fai il tuo lavoro, ti impegni…» «e a quanto pare hai fatto un ottimo lavoro avendo vinto la targa di Voci» le fanno notare i due presentatori.

A questo punto tornano in scena gli irriverenti e esilaranti comici di Belo Horizonte per intrattenere il pubblico e ricevere il Premio Renato Castellani dedicato “al ligure che si è meglio distinto nel mondo dello spettacolo e della comunicazione” e che quest’anno per la prima volta è stato attribuito a un gruppo di artisti.

Si arriva così al penultimo premio della serata, il contesissimo premio per la Miglior Voce Maschile: vinto da Luciano De Ambrosis per il doppiaggio di Frank Langella nel film “Frost/Nixon - Il duello”. De Ambrosis, nota voce di Sean Connery, racconta: «Ho un rapporto particolare con questa terra, perché proprio qui vicino, ad Alassio, ho avuto il mio esordio come attore grazie a Vittorio De Sica», riferendosi ovviamente al film “I bambini ci guardano” dove De Ambrosis ha recitato da protagonista a cinque anni.

Ultimo premio della serata il premio al Miglior Doppiaggio Generale, vinto da Filippo Ottoni, direttore del doppiaggio di “Il curioso caso di Benjamin Button”. Ottoni, anche regista (“La grande scrofa nera”), ha confermato che «il direttore del doppiaggio è come un regista, ma forse più un direttore d’orchestra» e quindi ha ringraziato alcuni dei suoi “musicisti” presenti in sala, ovvero Tiziana Avarista e Angelo Maggi, rimarcando «che il direttore del doppiaggio deve avere la capacità di mettere assieme e amalgamare le voci, cercando di puntare sui più bravi». «Oggi ci sono tanti premi, forse anche troppi, sul doppiaggio - aggiunge Ottoni - ma “Voci” è stata la prima manifestazione ad avere la sensibilità e l’accortezza di istituire un premio a questo lavoro così oscuro. Quindi per me questo rimane il vero premio del doppiaggio».

Era l’ultimo premio della serata e così, dopo i ringraziamenti e i saluti degli organizzatori e delle autorità, si conclude questa XIII edizione di Voci, con la speranza che la XIV sia ancora di questa bella cittadina che è Imperia.
Marco Frassinelli

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