FORUM
STAGIONI PRECEDENTI

2021 - 2022
2020 - 2021
2018 - 2019
2017 - 2018
2016 - 2017
2015 - 2016
2014 - 2015
2013 - 2014
2012 - 2013
2011 - 2012
2010 - 2011
2009 - 2010
2008 - 2009
2007 - 2008
2006 - 2007
2005 - 2006
2004 - 2005
2003 - 2004
2002 - 2003



STAGIONE

NOVEMBRE

05
Hysteria
12 La guerra è dichiarata
19
Il primo uomo
26
Cosmopolis
DICEMBRE
03 Diaz
10 Almanya
17 17 ragazze
GENNAIO
07 Quijote
14 Cosa piove dal cielo?
21 Hunger
28 Sister
FEBBRAIO
04 Roman Polanski: A film Memoir
11 Albert Nobbs
18 Detachment. Il distacco
25 Tutti i nostri desideri
MARZO
04 Una separazione
11 Come vinsi la guerra
18 Tormenti. Film disegnato
25 A Simple Life
APRILE
08 Sentieri selvaggi
15
L'intervallo
22
I primi della lista
29
L'amore che resta
MAGGIO
06 C'era una volta il west
13
C'era una volta in Anatolia
20
Damsel In Distress


Cineforum> Stagioni Precedenti> Stagione 2012-2013
Lunedì 8 aprile in collaborazione con il DAMS Ore 16:15 - 20:15
SENTIERI SELVAGGI
(USA 1956) di John Ford – dur. 119'
con John Wayne, Jeffrey Hunter, Vera Miles, Ward Bond, Natalie Wood, Harry Carey jr
Finita la guerra di Secessione, Ethan torna a casa. Ritrova il fratello, la cognata, le loro due figlie e il figlio adottivo Martin, di origine indiana. Un giorno però gli indiani attaccano il ranch, massacrano Aaron e la moglie e rapiscono le due ragazze. Ethan si mette allora alla ricerca delle ragazzine, insieme con Martin.

Premi:

Vincitore di 1 premio internazionale (più 2 nomination). Conservato nel National Film Registry presso la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. 12° nella classifica dei cento migliori film americani di tutti i tempi secondo l'American Film Institute.

Così la critica:
Paolo Mereghetti (Dizionario dei film)

Ideologia a parte, è sicuramente uno dei migliori film di tutti i tempi, classico e innovativo (...): geniale l’uso degli spazi della Monument Valley e la capacità di rendere il senso del tempo che scorre e del passare delle stagioni. La sequenza iniziale, con la stanza buia che si apre sul paesaggio, è da brivido; lo stesso vale per la sagoma di Wayne che rimpicciolisce, condannato a un destino di solitudine.

Fernaldo Di Giammatteo (Nuovo dizionario universale del cinema)
È un western crepuscolare, dai toni cupi, una rivisitazione di tutta la mitologia western. Il razzismo, che tanto dispiacque alla critica, è in realtà la rappresentazione della totale irriducibilità della cultura indiana a quella bianca; il personaggio tormentato e ambiguo di Ethan Edwards costituisce l’interpretazione più matura di John Wayne.

Aldo Viganò (Western in 100 film)
John Ford ha costruito il suo western più ricco e più maturo. Probabilmente anche il migliore, se all’interno della sua filmografia hanno ancora un senso le graduatorie. Di sicuro, un film al cui centro campeggia un personaggio indimenticabile: umanamente complesso, pieno di chiaroscuri e di inquietanti ambiguità. La perfetta fusione di tutti i piani del film restituisce l’inconfondibile profumo del capolavoro.
JOHN FORD (John Martin "Jack" Feeney)
Cape Elizabeth (USA), 1894 – Palm Desert (USA), 1973

Di origine irlandese, John Ford nacque a Cape Elizabeth, presso Portland, nello stato americano del Maine, il primo febbraio 1895 e morì il 31 agosto 1973. Il suo vero nome è John Martin Feeney. È considerato il più grande regista di western. Durante la seconda guerra mondiale il regista prese parte alla campagna nel Pacifico e seguì da vicino operazioni di guerriglia. Questi anni lo lasciarono senza difesa. Era stato facile parlare della guerra, quando non aveva mai visto combattere. Gli era stato facile diventare un “ artista di frontiera”, come Frank Remington, per dipingere le guerre indiane nei vivaci colori del cinema di azione. Gli era stato facile chiudere un occhio sugli orrori della prima guerra mondiale, quando gli ultimi residui di spirito cavalleresco negli alti comandi dei belligeranti sembravano incoraggiare l’elaborazione artistica degli eroismi. Ma dopo aver visto combattere, il rifugio che si era costruito non teneva più. È significativo che il primo film dopo l’esperienza bellica sia “I sacrificati di Baatan” basato sulla più grave sconfitta militare degli americani, nelle Filippine. Tra i suoi film: “Il traditore”, “Ombre rosse”, “Alba di gloria”, “Furore”, “Sfida infernale”, “Il massacro di Fort Apache”, “Rio Bravo”, “L’uomo che uccise Liberty Valance”.
TORNA SU