FORUM

STAGIONI PRECEDENTI

2021 - 2022
2020 - 2021
2018 - 2019
2017 - 2018
2016 - 2017
2015 - 2016
2014 - 2015
2013 - 2014
2012 - 2013
2011 - 2012
2010 - 2011
2009 - 2010
2008 - 2009
2007 - 2008
2006 - 2007
2005 - 2006
2004 - 2005
2003 - 2004
2002 - 2003


STAGIONE

NOVEMBRE

04 Paulette
11 Re della Terra Selvaggia
18 No - I giorni dell’arcobaleno
25 Bella addormentata
DICEMBRE
02 Il caso Kerenes
09 Il figlio dell’altra
16 Amour
GENNAIO
13 Viva la libertà
20 Blue Valentine
27 In Darkness
FEBBRAIO
03 Salvo
03 Eva
10 Frankenweenie
17 Monsieur Lazhar
24 Viale del tramonto
MARZO
03 La sposa promessa
10 La bicicletta verde
17 Nosferatu il vampiro
24 La nave dolce
31 Ruby Sparks
APRILE
07 Buon anno Sarajevo
14 Testimone d’accusa
28 Qualcosa nell’aria
MAGGIO
05 Zoran, il mio nipote scemo
12 Gloria
19 The Master
19 The Grandmaster

Cineforum> 2013-2014> Viva la libertà ||Stagioni precedenti
Lunedì 13 gennaio Ore 16:15 - 20:15 - 22:30
VIVA LA LIBERTÀ
(Italia, 2013) di Roberto Andò (94')
Con Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Valeria Bruni Tedeschi, Michela Cescon, Anna Bonaiuto

Il segretario del principale partito d’opposizione, Enrico Oliveri, è in crisi. I sondaggi per l’imminente competizione elettorale lo danno perdente. Una notte Oliveri si dilegua senza lasciare tracce. La moglie Anna evoca il fratello gemello del segretario Giovanni Ernani, un filosofo geniale, segnato dalla depressione bipolare. Andrea il portaborse decide di incontrarlo e ne resta talmente affascinato da iniziare a vagheggiare un progetto che ha la trama di un pericoloso azzardo. Così il segretario riappare sulla scena: inizia a parlare una lingua diversa, poetica e lucida, che colpisce, sorprende.

Premi:
Vincitore di 4 premi internazionali (più 18 nomination) tra cui Miglior Sceneggiatura e Miglior Attore non Protagonista (Valerio Mastrandrea) al David di Donatello, il Nastro d'Argento per la Miglior Sceneggiatura e il Nastro d'Argento speciale a Toni Servillo per l'interpretazione.

Così la critica:
Paolo Mereghetti (Corriere della Sera)

Roberto Andò con un film sorprendente ed intrigante, porta sullo schermo il suo romanzo premiato l’anno scorso col Campiello Opera Prima. Il libro pubblicato da Bompiani, si chiama “Il trono vuoto”; il film è Cinema Politico Italiano perché parla di partiti e campagne elettorali, di lotte interne e di potere, di sondaggi e di comizi. Ma va subito aggiunto che Viva la libertà è lontanissimo dall’immagine codificata che possiamo avere del genere: sceglie una strada più leggera e “laterale”, in certi momenti quasi favolistica. Superba la prova di Servillo che, quando ben diretto come qui, sa dare tutto al personaggio (qui addirittura due) ed evitare certi scivoloni mattatori ali. Ma sono davvero ammirevoli anche Mastandrea, Gianrico Tedeschi, Massimo De Francovich e le donne tutte. Certo alla fine ci sarebbe da interrogarsi sulle ragioni di questa lettura “favolistica” della politica, sul peso specifico di Brecht (il trionfale comizio elettorale di chiusura di Giovanni è la recita della sua bellissima e attualissima poesia “A che esita”).

ROBERTO ANDÒ - Palermo, 1959
Prevalentemente regista teatrale, dopo aver seguito studi filosofici, mette in scena a partire dai primi anni Novanta opere di Genet e Ben Jelloun, Calvino, De Pablo, Olivieri. È anche autore di lavori che dirige personalmente ('Frammenti sull’apocalisse' e 'Il caso Kafka', entrambi con Moni Ovadia). Nel cinema comincia a lavorare a partire dal 1986 come aiuto regista di Giacomo Battiato, Rosi, Cimino, Fellini e Coppola. Nel 1994 dirige il suo primo lungometraggio, 'Robert Wilson Memory Loss': presentato a Venezia, non è mai stato distribuito. Il successivo 'Diario senza date' (1995, di cui è anche montatore) è un’opera rigorosa che nulla concede allo spettacolo. Nel 1996 e nel 1998 firma due cortometraggi: 'Per Webern' e 'Il ritratto di Harold Pinter'. 'Il manoscritto del principe' (2000), suo terzo lungometraggio, è il primo a trovare una distribuzione. Nonostante una vena più narrativa e un tentativo di maggiore comunicazione con il pubblico, il film non riesce a trovare un suo pubblico. Negli anni successivi dirige anche ‘Sotto falso nome’ (2004, un un thriller con protagonista uno scrittore che, all'apice della carriera, si ritrova dentro un terribile ricatto) e ‘Viaggio segreto' (2006).

TORNA SU