FORUM
Cineforum> 2015-2016> Le streghe son tornate ||Stagioni precedenti
Lunedì 29 Febbraio Ore 16:15 - 20:15 - 22:30
LE STREGHE SON TORNATE
Las brujas de Zugarramurdi

(Spagna, 2013) di Álex De la Iglesia – dur. 112’ con Carmen Maura, Hugo Silva, Mario Casas.
Quando il tuo matrimonio ti ha portato sull’orlo di una crisi di nervi e ti ha prosciugato il conto, è tempo di rapinare un compro oro. Questa è l’ultima spiaggia per un gruppo di disperati, capitanati da José, padre divorziato.

Premi:
Vincitore di 18 premi internazionali (più 24 nomination) tra cui Premio del pubblico e Migliori effetti speciali al Fantasporto e 8 premi Goya (Attrice non protagonista, Produzione, Sonoro, Costumi, Effetti speciali, Montaggio, Scenografia, Trucco).

Locandina del film immagine tratta dal film
Così la critica:
Fabio Ferzetti (Il Messaggero)
Oggi che il (cattivo) cinema di genere impazza, Álex de la Iglesia meriterebbe un monumento. Dove lo trovate, in Europa, uno che incrocia horror, satira di costume, divertimento popolare e cinèfilo, facendo grande spettacolo come un cugino molto più colto, fantasioso e sottile di Robert Rodriguez?

Gabriele Niola (Mymovies)
Il thriller, l'azione, l'umorismo, i corpi, il sesso, il sangue, il mangiare, l'amare, il piangere e il correre, l'obiettivo del regista sembra di nuovo (e finalmente) essere quello di riuscire a comprendere nella stessa immagine tutto ciò che suscita sensazioni piacevoli e di farlo con una tecnica filmica magistrale, seria più di quella di qualsiasi altra commedia, capace di trovare sempre il tempo o il luogo per dire qualcosa di audace con le ambientazioni e le immagini. Se infatti da una parte “Le streghe son tornate” può sembrare il massimo del disimpegno godereccio, dall'altra è evidente che senza sottolinearlo mai il film incastri nei dettagli segmenti potentissimi come la folgorante apertura in cui viene rapinato un negozio ComproOro (il simbolo stesso della crisi economica di questi anni) da un uomo armato di fucile a pompa, vestito e truccato da Gesù Cristo, accompagnato dal figlio di meno di 10 anni. Nessuno oggi in Europa è in grado di usare in questa maniera i generi cinematografici più commerciali che ci siano (azione, horror e commedia) per urlare con tale chiarezza la propria visione del presente.

ÁLEX DE LA IGLESIA - Bilbao (Spagna), 1965
“Álex de la Iglesia è forse l'ultimo rappresentante di un cinema punk e ferocemente anarchico, caotico e rock, parodistico e ispirato alle vecchie serie B, ormai quasi estinto sotto i colpi dei film omogeneizzati” (Nepoti, La Repubblica). Di origine basca, esordisce alla regia nel 1993 con il dichiaratamente splatter ‘Azione mutante’, in cui i brutti si associano con finalità terroristiche e dichiarano guerra ai belli, uccidendoli senza pietà. La critica lo stronca, non riuscendone a capire la disordinata genialità. Stessa sorte per i successivi ‘El dia de la bestia’ (1995) e ‘Perdita Durango’ (1997), definiti allora pasticci demoniaco-demenziali, ma oggi ampiamente rivalutati. Più apprezzati, anche perché meno estremi, sono i successivi ‘Muertos de risas’ (“Un film perfetto, acido, attento, cattivo, micidiale. Una commedia black come non se ne fanno più”), ‘La comunidad - Intrigo all’ultimo piano’ (felice esempio di neo horror grottesco), ‘800 balas’ (eurowestern alla Sergio Leone) e ‘Crimen Perfecto’ (“Un trionfo di grand guignol e sensualità”).Dopo il curioso giallo vecchio stile ‘Oxford Murders’ (2008) realizzato in Inghilterra, De la Iglesia si dedica alla televisione con la dissacrante space opera ‘Pluton BRB Nero’ e un episodio della serie ‘Peliculas para non dormir’. Tornato al cinema, realizza ancora ‘Balada triste de trompeta’ (Ballata dell'odio e dell'amore, 2010, Leone d’argento a Venezia per la miglior regia), ‘La chispa de la vida’ (2011), ‘Las brujas de Zugarramurdi’ (Le streghe son tornate, 2013) e il documentario ‘Messi’ (2014).
Foto del regista
TORNA SU