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Lunedì 7 Marzo Ore 16:15 - 20:15 - 22:30
DIFRET – IL CORAGGIO PER CAMBIARE
Difret

(Etiopia 2014) di Zeresenay Berhane Mehari - dur. 96’
con Meron Getnet, Tizita Hagere, Haregewoin Assefa, Shetaya Abreha, Mekonen Laeake.
Etiopia, 1996. Meaza Ashenafi è una giovane avvocatessa che opera in sintonia con il governo per fornire servizi gratuiti a donne e bambini bisognosi. La sua carriera e la sua stessa sopravvivenza saranno minacciate dal delicato caso di Hirut Assefa, una quattordicenne che, dopo essere stata rapita mentre tornava da scuola da un agricoltore ventinovenne con il desiderio di prenderla in moglie, ha ucciso l'uomo per ritrovare la sua libertà.

Premi:
Vincitore di 3 premi internazionali (più 10 nomination) tra cui il premio del pubblico al Sundance Film Festival.

Locandina del film immagine tratta dal film
Così la critica:
Paolo D’Agostini (La Repubblica)
Ci sono film importanti malgrado l’impossibilità di competere, per povertà di mezzi e limiti didascalici, con gli standard americani. Lo è, per densità e forza, “Difret– Il coraggio per cambiare”, coprodotto e accompagnato da Angelina Jolie con tale convinzione da far precedere la visione da una propria accalorata presentazione.

Alessandra Levantesi Kezich (La Stampa)
Scritto e diretto dalla cineasta etiope Zeresenay Berhane Mehari, che vive da tempo negli Usa, il film si ispira a un fatto accaduto nel 1996 (...). La storia è raccontata in maniera didascalica, con una o due scene che inspiegabilmente restano in aria, ma il messaggio arriva limpido. E nella sua schematica semplicità, il film mette bene in evidenza le inconciliabili differenze fra il mondo arcaico cui la stessa Hirut appartiene e il moderno mondo cittadino rappresentato dall’intrepida Meaza.

Maurizio Porro (Il Corriere della Sera)
Difret in aramaico significa sia coraggio sia vittima di violenza (...). Personaggi di sicura presa popolare e morale, tanto che il film corre per l’Oscar e ha commosso la coproduttrice Angelina Jolie. Nobile scopo, premi, utile a coscienze in fallo: a questo punto che serve dire che non è un capolavoro?

ZERESENAY BERHANE MEHARI - Addis Abeba (Etiopia)
“Sono nato durante la dittatura comunista in Etiopia, di conseguenza nelle sale c’erano solo i film di Bollywood e quelli russi di propaganda. Non ho maturato nessuna idea di stile o di modello cinematografico da seguire, finché non ho frequentato la scuola di cinema. Al mio primo anno di studio ho scoperto le opere di Federico Fellini, Vittorio De Sica, di Bergman e molti altri. E poi mi sono innamorato del cinéma vérité e della possibilità di raccontare storie dell’uomo comune. Ho scoperto il lavoro di Haile Gerima solo al mio terzo anno di università”.
Diplomato nel 2006 alla USC's School of Cinematic Arts, nello stesso anno realizza con un budget di 15mila dollari il suo primo cortometraggio, ‘Coda’. Con alle spalle una decina di anni di esperienza (tra l’altro è il produttore nel 2008 del documentario ‘Africa Unite: A Celebration of Bob Marley's 60th Birthday’), nel 2014 fonda la casa di produzione Haile Addis Pictures con la quale porta a termine ‘Difret’, il suo primo lungometraggio.
Foto del regista
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