FORUM
STAGIONI PRECEDENTI

2022 - 2023
2021 - 2022
2020 - 2021
2019 - 2020
2018 - 2019
2017 - 2018
2016 - 2017
2015 - 2016
2014 - 2015
2013 - 2014
2012 - 2013
2011 - 2012
2010 - 2011
2009 - 2010
2008 - 2009
2007 - 2008
2006 - 2007
2005 - 2006
2004 - 2005
2003 - 2004
2002 - 2003


STAGIONE

NOVEMBRE
12 La commedia dell'arte die Clown
19 Il grande capo
26 Il matrimonio di Tuya
DICEMBRE
3 A est di Bucarest
5 Il mio paese
10 Il vento fa il suo giro
17 Guida per riconoscere i tuoi Santi
GENNAIO
7 Breackfast on Pluto
14 4 mesi 3 settimane 2 giorni
16 Lettere da Iwo Jima
21 Giardini in autunno
28 La strada di Levi
FEBBRAIO
4 Il labirinto del Fauno
11 Daratt
13 Le vite degli altri
18 Cuori
25 Paprika
MARZO
3 Quattro minuti
5 Fanny e Alexander
10 L'aria salata
12 I protagonsti
17 L'arte del sogno
31 Dopo il matrimonio
APRILE
7 La dignità degli ultimi
9 La notte
14 La masseria delle allodole
21 Il flauto magico
22-26 3° Videofestival Imperia
28 Grindhouse
MAGGIO
5 In questo mondo libero
12 Irina Palm
19 Caramel
26 Lascia perdere Johnny!
Cineforum> Stagioni precedenti> Stagione 2007 - 2008
Lunedì 28 Aprile Registi europei
GRINDHOUSE – A PROVA DI MORTE
(Grindhouse - Death Proof) di Quentin Tarantino - dur. 116' USA 2007
Con Kurt Russell, Vanessa Ferlito, Sydney Tamiia Poitier, Jordan Ladd, Rosario Dawson, Eli Roth, Quentin Tarantino
Per la DJ più richiesta di Austin, Jungle Julia, il crepuscolo è il momento migliore per rilassarsi in compagnia delle sue migliori amiche. Insieme, le tre bellezze si lanciano alla conquista della notte ma non tutti gli sguardi che attirano sono innocenti: a seguire di soppiatto ogni loro mossa c’è anche Stuntman Mike (Kurt Russell), uno stagionato ribelle pieno di cicatrici che sorride con atteggiamento lascivo seduto al volante della sua auto...

Vincitore di 2 premi internazionali (+3 nominations), tra cui:
· Festival di Cannes 2007: in concorso
GUARDA IL TRAILER
Altre risorse:
Uno sguardo sul genere - Exploitation Movie
di Marco Frassinelli.
Così la critica
Emanuela Martini (Film TV)
Tarantino si diverte a smontare tutti i simboli del potere maschile, prima facendo a pezzi fidanzati e amanti nelle chiacchiere tra amiche, poi ridicolizzando un anziano sosia di Iena Plissken (lui, Kurt Russell), con la sua auto, le sue cicatrici, i suoi simboli fallici, la sua "divisa" nera, la sua folle sicurezza. E quando mette in mano alle ragazze l'arma maschile per eccellenza, l'auto, il gioco è fatto. Grindhouse è certamente uno "scherzo", un film costruito sui miti, i simboli, i cliché di una certa, irripetibile, stagione cinematografica, dove il basso si mescola con l'alto (allora era esile il confine tra B movies e nouvelles vagues). Ma è un gioco più sottile, generoso e liberatorio di quanto non appaia in superficie, non pura citazione ma rielaborazione.
Francesco Lomuscio (Filmup)
Come tutta la filmografia tarantiniana "Grindhouse - A prova di morte", commentato da una colonna sonora eccellente, si presenta con l'intenzione di invitare le giovani generazioni a riscoprire un'appassionante, sporca e coinvolgente cinematografia del passato, ben lontana dal facile ricorso alla computer grafica, tramite la testimonianza di chi ne è stato diretto spettatore.
TARANTINO Quintini - Knoxville, Tennessee, 1963
Regista più amato/odiato degli ultimi anni, considerato sia un genio, ma anche il regista più sopravvalutato di tutti i tempi; l’uomo che con soli due film e due sceneggiature ha firmato la leggenda". A sedici anni interrompe gli studi e va a lavorare come commesso in un negozio. Non ha mai frequentato corsi di cinematografia e la sua scuola è stata il cinema stesso, quello di Leone, Godard, De Palma e Peckinpah. Nel 1992 realizza “Le iene” (Reservoir Dogs). L’esordio è fulminante e Tarantino viene subito annoverato tra i registi di culto. La violenza è verbale, fisica, psicologica, pervade ogni momento del film. Due anni dopo realizza “Pulp Fiction”, Palma d'Oro a Cannes e successo di pubblico enorme. Dirige quindi “Jackie Brown” (1997) e dopo sei anni il dittico 'Kill Bill' (2003), “una spremuta di quello che mi piace”. Cioè cinema di genere, spaghetti western, l'intera galassia delle arti marziali. E poi una sequenza anime, inserti in b/n, ralenti, ombre cinesi. Il virtuosismo elevato ad archetipo.
TORNA SU