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Lunedì 10 gennaio Ore 16:15 - 21:00
ARIAFERMA

(Italia, 2021) di Leonardo Di Costanzo - dur. 117’
Con Toni Servillo, Silvio Orlando, Fabrizio Ferracane, Salvatore Striano, Roberto De Francesco.
Per problemi burocratici un gruppo di detenuti e di agenti di polizia penitenziaria rimangono bloccati in un carcere in dismissione. Si crea un tempo sospeso e nascono nuove relazioni.

Locandina del film immagine tratta dal film
Così la critica:
Alessandra Levantesi (La Stampa)
Un penitenziario fatiscente in via di chiusura che diventa luogo di umano confronto fra le guardie e i detenuti rimasti: mondi opposti confinati nel medesimo spazio chiuso in beckettiana attesa di un trasferimento che non si sa quando arriverà.


Giancarlo Zappoli (mymovies.it)
Leonardo di Costanzo prosegue con rigore il suo percorso di ricerca e di riflessione sulle dinamiche relazionali riprendendo il discorso iniziato con il suo film di finzione d'esordio, L'intervallo. […] Di Costanzo compie un'operazione di accerchiamento fisico e psicologico dei suoi personaggi (le celle sono in una rotonda) portandone progressivamente in evidenza le sfumature psicologiche. Al centro finiscono con il trovarsi l'ispettore Gaetano Gargiulo di Servillo e il detenuto Carmine Lagioia di Orlando. Ma questo non deve trarre in inganno perché il film è un'opera corale in cui ogni dettaglio è curato con attenzione e partecipazione.

Lorenzo Rossi (Cineforum)
Con un’alternanza di inquadrature fra l’interno e l’esterno, esplorando il vuoto e l’abbandono delle strutture della prigione e osservando per mezzo delle camere di sorveglianza, Di Costanzo crea un’architettura emozionale, che sembra vivere e respirare insieme agli individui che la abitano. E inserita in uno spazio decadente che come la carcassa di una balena continua a imprigionare i suoi occupanti anche dopo la propria morte. Una riflessione sulle strategie di potere e sulle politiche di quella che Foucault chiama “governamentalità” (e cioè il campo d’azione che un governo ha nel condizionare e dirigere la condotta dei propri cittadini), che raramente abbiamo visto così lucida e facile da comprendere in un film italiano. Ma, come si diceva, Ariaferma non è un’opera che si vede spesso nel cinema di casa nostra. Teniamocela stretta..
LEONARDO DI COSTANZO
Ischia, 1 marzo 1958

Regista, documentarista. Nasce ad Ischia nel 1958. Si laurea all'Istituto Orientale di Napoli e si trasferisce a Parigi dove frequenta i seminari di regia degli Ateliers Varan. Lavora per la Televisione francese e realizza vari documentari. Nel 1991 partecipa all'opera collettiva "Premières Vues" con il corto "In nome del Papa". Entrato a far parte dell'equipe pedagogica degli Ateliers, nel 1994 insieme al regista cambogiano Rithy Panh fonda a Phnom Penh, in Cambogia, un centro di formazione per documentaristi. Nel 2000 crea un Atelier Varan all'Università di Bogotà. Ha diretto "Prove di Stato" (1998), sulla determinazione di Luisa Bossa, ex-preside di liceo, eletta sindaco di Ercolano nel 1995, dopo Mani Pulite. Nel 2003 con una troupe minima riprende un intero anno scolastico in una scuola di un rione periferico a Napoli reqalizzando "A scuola" che è presentato alla Mostra di Venezia. Nel 2006 con "Odessa" vince insieme al corealizzatore Bruno Oliviero il premio per la miglior regia alla quinta edizione dell'Infinity Festiival di Alba nella sezione 'Uno sguardo nuovo'. Nel 2007 su proposta di Agostino Ferrente e Mario Tronco, gli ideatori dell'Orchestra di Piazza Vittorio, il complesso multietnico nato a Roma nel quartiere Esquilino, ha realizzato uno dei documentari dedicato ai musicisti. Lui si è occupato di Houcine, seguendolo nella sua terra d'origine, la Tunisia, in "L'Orchestra di Piazza Vittorio: I diari del Ritorno".
Fonte RdC - cinematografo.it
Foto del regista
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